RITO DELLA CONFERMAZIONE
 

  
 

1 - Rito della Confermazione durante la Messa   

  Liturgia della parola
 
Liturgia del sacramento
 
Liturgia eucaristica
 
Riti di conclusione

 

 

 

 

 

 

 


1 - RITO DELLA            
     CONFERMAZIONE
DURANTE LA MESSA
 

  
 

20.
Il rito qui descritto deve essere osservato sia dal vescovo, sia da colui che, per concessione del diritto generale o per indulto speciale della Sede Apostolica, funge da ministro straordinario della Confermazione.

21. Se, per il numero rilevante dei cresimandi, il vescovo, o il ministro straordinario, si associa dei sacerdoti che lo aiutano a conferire il sacramento, li scelga secondo i criteri indicati al n. 8.

È bene che questi sacerdoti concelebrino con lui.

22. Nei giorni consentiti (fatta eccezione, cioè, per le domeniche di Avvento, di Quaresima e di Pasqua, per le solennità, per il mercoledì delle Ceneri e per le ferie della Settimana Santa) si usano i testi della Messa rituale, come al capitolo IV (pag. 79).

Per questa Messa rituale il colore delle vesti sacre è il rosso o il bianco.

Il vescovo e gli eventuali concelebranti indossano le vesti sacre per la Messa. Se la Messa è celebrata da un altro, conviene che il ministro della Confermazione e i sacerdoti che lo aiutano nel conferire il sacramento, partecipino alla Messa indossando il camice, la stola e, per il ministro della Confermazione, il piviale.

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1 - RITO DELLA            
     CONFERMAZIONE
DURANTE LA MESSA



LITURGIA DELLA PAROLA
 

 
 
23.
La liturgia della parola si svolge secondo le rubriche. Tuttavia, le letture si possono prendere o tutte o in parte dalla Messa del giorno o dai testi riportati più oltre (nn. 93-121).

24
. Dopo la proclamazione del Vangelo, il vescovo, ed eventualmente i sacerdoti che lo aiutano, seggono al loro posto. I cresimandi vengono presentati dal parroco o da un altro sacerdote, o da un diacono, o anche da un catechista, secondo l'uso di ciascuna regione. La presentazione avviene in questo modo: se è possibile, i singoli cresimandi vengono chiamati per nome, e fatti entrare a uno a uno in presbiterio; i fanciulli sono accompagnati da uno dei padrini o da uno dei genitori; tutti si fermano davanti al celebrante.

Se i cresimandi sono molto numerosi, non vengono chiamati per nome; tutti però si dispongono in luogo opportuno davanti al vescovo.


OMELIA O ALLOCUZIONE

25.
Il vescovo tiene una breve omelia: riferendosi ai brani letti, e spiegandone il significato, egli conduce quasi per mano i cresimandi, i loro padrini e i genitori e tutti i fedeli presenti, a una comprensione più profonda del mistero della Confermazione.

Lo può fare con queste parole o con altre simili:


Fratelli carissimi, si rinnova oggi per noi il mistero della Pentecoste. In quel giorno il Signore mandò sugli Apostoli lo Spirito Santo, come aveva promesso, e conferì loro il potere di perfezionare l'opera del Battesimo, mediante il dono dello Spirito Santo. Così leggiamo negli Atti degli Apostoli. E dallo stesso libro sappiamo che lo Spirito Santo discese visibilmente su di un gruppo di battezzati, quando san Paolo impose loro le mani, ed essi cominciarono a parlare lingue diverse e a profetare.

Questo potere di dare lo Spirito Santo, è stato trasmesso ai vescovi, successori degli Apostoli, ed essi lo esercitano direttamente o per mezzo di sacerdoti legittimamente designati per questo ministero, comunicando il dono dello Spirito ai fedeli, che nel Battesimo sono stati rigenerati alla vita nuova in Cristo.

E anche se oggi la venuta dello Spirito non è accompagnata da prodigi straordinari, come il dono delle lingue, la fede ci insegna che questo Spirito ci è dato in maniera invisibile, ma reale.

È lui che diffonde nei nostri cuori la carità di Dio. È lui che, nell'unità della vocazione cristiana e nella molteplicità dei carismi ci riunisce in un solo corpo. È lui che opera la santificazione e l'unità della Chiesa.

Lo Spirito Santo che state per ricevere in dono, come sigillo spirituale, completerà in voi la somiglianza a Cristo e vi unirà più fortemente come membra vive, al corpo mistico della Chiesa. Cristo infatti, consacrato con l'unzione dello Spirito Santo nel battesimo al fiume Giordano, fu mandato a compiere l'opera affidatagli dal Padre, per diffondere sulla terra il fuoco dello Spirito.

Voi che siete già stati consacrati a Dio nel Battesimo, riceverete ora  «la potenza dello Spirito Santo» e sarete segnati in fronte con il sigillo della croce. Offrendo voi stessi con Cristo, sommo sacerdote, pregherete il Padre che effonda più largamente il suo Spirito, perché tutto il genere umano formi l'unica famiglia di Dio. Porterete così nel mondo la buona testimonianza del Signore crocifisso e risorto, che perpetua sull'altare la sua Pasqua; la vostra vita, come dice san Paolo, diffonderà il profumo di Cristo, per la crescita spirituale della Chiesa, popolo di Dio.

Voi sapete infatti che la Chiesa, corpo mistico del Signore, cresce e si edifica nell'unità e nell'amore con la varietà dei doni che lo Spirito Santo distribuisce a ciascuno, secondo il volere del Padre.

Siate dunque membra vive della Chiesa, e guidati dallo Spirito di Dio, impegnatevi a servire i vostri fratelli come ha fatto Cristo, che non è venuto per essere servito, ma per servire.

E ora, prima di ricevere il dono dello Spirito Santo, rinnovate personalmente la professione di fede, che i vostri geni­tori o padrini hanno fatto, in unione con la Chiesa, nel giorno del vostro Battesimo.
 

1 - RITO DELLA            
     CONFERMAZIONE
DURANTE LA MESSA



LITURGIA DEL SACRAMENTO
 

 
 
RINNOVAZIONE DELLE PROMESSE BATTESIMALI

26.
Dopo l'omelia, tutti si alzano in piedi. Il vescovo allora, rivolto ai cresimandi, dice loro:

Vescovo:

Rinunciate a satana
e a tutte le sue opere e seduzioni?

I cresimandi rispondono tutti insieme:

Cresimandi:

Rinuncio.

Vescovo:

Credete in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?

Cresimandi :

Credo.

Vescovo:

Credete in Gesù Cristo,
suo  unico Figlio, nostro Signore,
che nacque da Maria Vergine,
morì e fu sepolto,
è risuscitato dai morti
e siede alla destra del Padre?

Cresimandi:

Credo.

Vescovo:

Credete nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e che oggi, per mezzo del sacramento della Confermazione,
è in modo speciale a voi conferito,
come già agli Apostoli nel giorno di Pentecoste?

Cresimandi:

Credo.

Vescovo:

Credete nella santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne e la vita eterna?

Cresimandi:

Credo.

27.
A questa professione di fede, il vescovo dà il suo assenso, proclamando la fede della Chiesa:


Vescovo:

Questa è la nostra fede.
Questa è la fede della Chiesa.
E noi ci gloriamo di professarla,
in Cristo Gesù nostro Signore.

E tutti i fedeli esprimono il loro assenso:

Assemblea:

Amen.

In luogo della formula Questa è la nostra fede, se ne può sostituire un'altra; si può anche eseguire un canto adatto, con il quale l'assemblea a una sola voce proclama la sua fede.


IMPOSIZIONE DELLE MANI

28.
Il vescovo (e, accanto a lui, i sacerdoti che lo aiutano), in piedi, a mani giunte e rivolto al popolo dice:


Vescovo:

Fratelli carissimi, preghiamo Dio onnipotente
per questi suoi figli:
egli che nel suo amore li ha rigenerati alla vita eterna mediante il Battesimo,
e li ha chiamati a far parte della sua famiglia,
effonda ora lo Spirito Santo,
che li confermi con la ricchezza dei suoi doni,
e con l'unzione crismale
li renda pienamente conformi a Cristo, suo unico Figlio.

E tutti pregano per qualche tempo in silenzio.

29.
Quindi il vescovo (e con lui i sacerdoti che lo aiutano) impone le sue mani su tutti i cresimandi.


Vescovo:

Dio onnipotente,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che hai rigenerato questi tuoi figli
dall'acqua e dallo Spirito Santo
liberandoli dal peccato,
infondi in loro
il tuo santo Spirito Paràclito:
spirito di sapienza e di intelletto,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di scienza e di pietà,
e riempiti dello spirito del tuo santo timore.
Per Cristo nostro Signore.

Assemblea:

Amen.


CRISMAZIONE

30.
Il diacono presenta al vescovo il sacro Crisma, e intanto a lui si accosta ogni singolo cresimando, oppure, secondo l'opportunità, è il vescovo stesso che si avvicina ai singoli. Colui che all'inizio ha presentato il cresimando, posa la destra sulla sua spalla e ne pronunzia il nome, a meno che non lo pronunzi spontaneamente il cresimando stesso.

31.
Se al conferimento della Confermazione collaborano dei sacerdoti, tutti i vasetti del sacro Crisma vengono, dal diacono o dai ministri, presentati al vescovo; a lui si accostano poi i singoli sacerdoti, ed egli stesso consegna a ciascuno il suo vasetto.

I cresimandi si accostano al vescovo o ai sacerdoti; oppure, secondo l'opportunità, il vescovo stesso e i sacerdoti si avvicinano ai cresimandi, e fanno l'unzione nel modo indicato al numero seguente (n. 32).

32.
Il vescovo intinge nel Crisma l'estremità del pollice della mano destra, e traccia poi con il pollice stesso un segno di croce sulla fronte del cresimando, dicendo:

Vescovo:

N., ricevi il sigillo dello Spirito Santo
che ti è dato in dono.

Cresimato:

Amen.

Vescovo:

La pace sia con te. 
E dà il segno di pace.

Cresimato:

E con il tuo spirito.

33.
Durante l'unzione si può eseguire un canto adatto. Dopo l'unzione, il vescovo (e i sacerdoti) si lava le mani.


PREGHIERA UNIVERSALE

34.
Segue la preghiera universale. Si fa nella forma qui indicata o in altra forma stabilita dalla competente autorità.


Vescovo:

Fratelli carissimi,
invochiamo Dio, Padre onnipotente;
sia unanime la nostra preghiera,
in quell'unità di fede speranza e carità,
che lo Spirito Santo genera nei nostri cuori.

Diacono o ministro:

Per questi nostri fratelli,
confermati dal dono dello Spirito Santo:
perché, radicati nella fede e fondati nella carità,
con la loro vita diano buona testimonianza
a Cristo Signore,
preghiamo:

Assemblea:

Ascoltaci, O Signore!

Diacono o ministro:

Per i nuovi cresimati,
che hanno ricevuto la pienezza dello Spirito Santo,
perché accostandosi all'altare del Signore
partecipino alla mensa del suo sacrificio
e nell'assemblea dei fratelli
si rivolgano a Dio, chiamandolo Padre,
preghiamo:

Assemblea:

Ascoltaci, O Signore!

Diacono o ministro:

Per i genitori e i padrini,.
che si sono fatti garanti della fede di questi cresimati,
perché, coerenti con il loro impegno,
li aiutino con la parola e con l'esempio
a seguire la via di Cristo,
preghiamo:

Assemblea:

Ascoltaci, o Signore!

Diacono o ministro:

Per la Chiesa di Dio, radunata dallo Spirito Santo
insieme con il nostro papa N.,
il nostro vescovo N., e tutti i vescovi,
perché cresca nell'unità della fede e dell'amore
fino alla venuta di Cristo,
preghiamo:

Assemblea:

Ascoltaci, o Signore!

Diacono o ministro:

Per il mondo intero:
perché tutti gli uomini,
che hanno un solo Creatore e Padre,
si riconoscano fratelli
al di là di ogni discriminazione
di razza o di nazionalità,
e cerchino con lealtà il regno di Dio,
che è pace e gioia nello Spirito Santo,
preghiamo:

Assemblea:

Ascoltaci, O Signore!

Vescovo:

O Dio, che hai dato lo Spirito Santo agli Apostoli,
e per mezzo di essi e dei loro successori
hai voluto trasmetterlo a tutti i membri della tua Chiesa:
esaudisci la nostra preghiera,
e continua oggi, nella comunità dei credenti,
i prodigi che il tuo amore ha operato
agli inizi della predicazione del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.

Assemblea:

Amen.

35.
Si omette il Credo perché già si è fatta la professione di fede.
 
 

1 - RITO DELLA            
     CONFERMAZIONE
DURANTE LA MESSA



LITURGIA EUCARISTICA
 

  

36. Terminata la preghiera universale, segue la liturgia eucaristica, secondo il rito della Messa, con le particolarità seguenti:

a)  alcuni dei cresimati possono unirsi a coloro che recano le offerte;

b)  nella Messa rituale si dice il Prefazio dello Spirito Santo I o II (v. pag. 90 e 91);

c)  se si usa il Canone Romano, si dice l'Hanc igitur proprio (v. pag. 92).

37. I cresimati e, secondo l'opportunità, i loro padrini, genitori, coniugi e catechisti possono ricevere la comunione sotto le due specie.
 

RITI DI CONCLUSIONE
 



38.
Alla fine della Messa, in luogo della benedizione solita, si può usare la benedizione seguente, o l'ORAZIONE SUL POPOLO (v. pago 52).



BENEDIZIONE


Vescovo:

Il Signore sia con voi.

Assemblea:

E con il tuo spirito.

Vescovo:

Dio, Padre onnipotente,
che dall'acqua e dallo Spirito Santo
vi ha fatto rinascere come suoi figli,
vi custodisca nel suo paterno amore.

Assemblea:

Amen.

Vescovo:

Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio
che ha promesso alla sua Chiesa
la presenza indefettibile dello Spirito di verità,
vi confermi nella professione della vera fede.

Assemblea:

Amen.

Vescovo:

Lo Spirito Santo,
che è disceso come fuoco di carità
nel cuore dei discepoli,
vi raccolga nell'unità della famiglia di Dio,
e attraverso le prove della vita
vi conduca alla gioia del regno.

Assemblea:

Amen.

Vescovo:

E su voi tutti,
che avete partecipato a questa celebrazione,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio
X e Spirito Santo.

Assemblea:

Amen.


ORAZIONE SUL POPOLO

39.
In luogo della precedente formula di benedizione, si può dire l'orazione sul popolo.

Diacono:


Inchinatevi per la benedizione.
Oppure un altro invito simile.

Vescovo:
(tenendo le mani stese sul popolo)

Conferma, o Dio, quello che hai compiuto in noi,
e custodisci i doni dello Spirito Santo
nel cuore. dei tuoi fedeli,
perché con la loro fede diano aperta testimonianza
al Cristo crocifisso e risorto,
e adempiano con amore i suoi comandamenti.
Per Cristo nostro Signore.

Assemblea:

Amen.

Vescovo:

E su voi tutti,

che avete partecipato a questa celebrazione,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio
X e Spirito Santo.

Assemblea:

Amen.

Diacono:

La Messa è finita: andate in pace.

Assemblea:

Rendiamo grazie a Dio!