2 - RITO DELLA CONFERMAZIONE SENZA LA MESSA 
  

 

40.
Il rito qui descritto deve essere osservato sia dal vescovo, sia da colui che, per con­cessione del diritto generale o per indulto speciale della Sede Apostolica, funge da ministro straordinario della Confermazione.

41. Se, per il numero rilevante dei cresimandi, il vescovo, o il ministro straordinario, si associa dei sacerdoti che lo aiutano a conferire il sacramento, li scelga secondo i criteri indicati al n. 8.

42. Tutti indossano il camice e la stola; il ministro della Confermazione indossa anche il piviale.
Il colore delle vesti sacre è il rosso o il bianco.

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Rito di introduzione
Celebrazione della parola di Dio
Liturgia del sacramento
Rito di conclusione
 

RITO DI INTRODUZIONE
 

 
 
43.
Quando si sono riuniti i cresimandi con i padrini, i genitori e tutta l'assemblea dei fedeli, il vescovo con (i sacerdoti che lo aiutano e) uno o più diaconi e ministri, fa il suo ingresso in presbiterio; nel frattempo, tutti eseguono, secondo l'opportunità, un salmo o un canto adatto.

Fatta con i ministri la debita riverenza all'altare, il vescovo saluta l'assemblea riunita:


Vescovo:

La pace sia con voi.

Assemblea:

E con il tuo spirito.

Vescovo:

Preghiamo.

Concedi, Dio onnipotente e misericordioso,
che lo Spirito Santo venga ad abitare in noi
e ci trasformi in tempio della sua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
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Oppure:

Compi o Padre, la tua promessa,
e manda su di noi lo Spirito Santo,
perché ci renda, dinanzi al mondo,
testimoni del Vangelo di Gesù Cristo nostro Signore,
che vive e regna nei secoli dei secoli.

Oppure:

Manda o Padre, su di noi, il tuo Spirito Santo,
perché camminiamo tutti nell'unità della fede,
e sostenuti dalla forza del suo amore
giungiamo alla perfetta maturità della vita in Cristo,
che vive e regna nei secoli dei secoli.

Oppure:

Il Paràclito che procede da te,
illumini, Signore, il nostro spirito,
e, secondo la promessa del tuo Figlio,
ci guidi alla piena conoscenza di tutta la verità.
Per Cristo nostro Signore.
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Assemblea:

Amen.
 
 

CELEBRAZIONE
DELLA PAROLA DI DIO
 

 
44.
Si fa quindi la sacra celebrazione della parola di Dio, nella quale si proclama almeno una delle letture proposte per la Messa della Confermazione.

45.
Se si scelgono due o tre letture, se ne osservi l'ordine tradizionale, cioè: Antico Testamento, Apostolo, Vangelo. Dopo la prima e la seconda lettura si dice il salmo o un altro canto; è però consentito sostituire al canto un sacro silenzio.

46.
Terminate le letture, il vescovo, ed eventualmente i sacerdoti che lo aiutano, seggono al loro posto.

I cresimandi vengono presentati dal parroco o da un altro sacerdote, o da un diacono, o anche da un catechista, secondo l'uso di ciascuna regione. La presentazione avviene in questo modo: se è possibile, i singoli cresimandi vengono chiamati per nome, e fatti entrare a uno a uno in presbiterio; i fanciulli sono accompagnati da uno dei padrini o da uno dei genitori; tutti si fermano davanti al celebrante.

Se i cresimandi sono molto numerosi, non vengono chiamati per nome; tutti però si dispongono in luogo opportuno davanti al vescovo.


OMELIA O ALLOCUZIONE

47.
Il vescovo tiene una breve omelia: riferendosi ai brani letti, e spiegandone il significato, egli conduce quasi per mano i cresimandi, i loro padrini e i genitori e tutti i fedeli presenti, a una comprensione più profonda del mistero della Confermazione.

Lo può fare con queste parole o con altre simili:


Fratelli carissimi, si rinnova oggi per noi il mistero della Pentecoste. In quel giorno il Signore mandò sugli Apostoli lo Spirito Santo, come aveva promesso, e conferì loro il potere di perfezionare l'opera del Battesimo, mediante il dono dello Spirito Santo. Così leggiamo negli Atti degli Apostoli. E dallo stesso libro sappiamo che lo Spirito Santo discese visibilmente su un gruppo di battezzati, quando san Paolo impose loro le mani, ed essi cominciarono a parlare lingue diverse e a profetare.

Questo potere di dare lo Spirito Santo, è stato trasmesso ai vescovi, successori degli Apostoli, ed essi lo esercitano direttamente o per mezzo di sacerdoti legittimamente designati per questo ministero, comunicando il dono dello Spirito ai fedeli, che nel Battesimo sono stati rigenerati alla vita nuova in Cristo.

E anche se oggi la venuta dello Spirito non è accompagnata da prodigi straordinari, come il dono delle lingue, la fede ci insegna che questo Spirito ci è dato in maniera invisibile, ma reale.

È lui che diffonde nei nostri cuori la carità di Dio. È lui che, nell'unità della vocazione cristiana e nella molteplicità dei carismi ci riunisce in un solo corpo. È lui che opera la santifìcazione e l'unità della Chiesa.

Lo Spirito Santo che state per ricevere in dono, come sigillo spirituale, completerà in voi la somiglianza a Cristo e vi unirà più fortemente come membra vive, al corpo mistico della Chiesa. Cristo infatti, consacrato con l'unzione dello Spirito Santo nel battesimo al fiume Giordano, fu mandato a compiere l'opera affidatagli dal Padre, per diffondere sulla terra il fuoco dello Spirito.

Voi che siete già stati consacrati a Dio nel Battesimo, riceverete ora «la potenza dello Spirito Santo» e sarete segnati in fronte con il sigillo della croce. Offrendo voi stessi con Cristo, sommo. sacerdote, pregherete il Padre che effonda più largamente il suo Spirito, perché tutto il genere umano formi l'unica famiglia di Dio. Porterete così nel mondo la buona testimonianza del Signore crocifisso è risorto, che perpetua sull'altare la sua Pasqua; la vostra vita, come dice san Paolo, diffonderà il profumo di Cristo, per la crescita spirituale della Chiesa, popolo di Dio.

Voi sapete infatti che la Chiesa, corpo mistico del Signore, cresce e si edifica nell'unità e nell'amore con la varietà dei doni che lo Spirito Santo distribuisce a ciascuno, secondo il volere del Padre.

Siate dunque membra vive della Chiesa, e guidati dallo Spirito di Dio, impegnatevi a servire i vostri fratelli come ha fatto Cristo, che non è venuto per essere servito, ma per servire.

E ora, prima di ricevere il dono dello Spirito Santo, rinnovate personalmente la professione di fede, che i vostri genitori o padrini hanno fatto, in unione con la Chiesa, nel giorno del vostro Battesimo.

 

LITURGIA DEL SACRAMENTO
 

 
RINNOVAZIONE DELLE PROMESSE BATTESIMALI

48. Dopo l'omelia, tutti si alzano in piedi. Il vescovo allora, rivolto ai cresimandi, dice loro:

Vescovo:

Rinunciate a satana
e a tutte le sue opere e seduzioni?

I cresimandi rispondono tutti insieme:

Cresimandi:

Rinuncio.

Vescovo:

Credete in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?

Cresimandi:

Credo.


Vescovo:

Credete in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro Signore,
che nacque da Maria Vergine,
morì e fu sepolto,
è risuscitato dai morti
e siede alla destra del Padre?

Cresimandi:

Credo.

Vescovo:

Credete nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e che oggi, per mezzo del sacramento della Confermazione,
è in modo speciale a voi conferito,
come già agli Apostoli nel giorno di Pentecoste?

Cresimandi:

Credo.

Vescovo:

Credete nella santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne e la vita eterna?

Cresimandi:

Credo.

49. A questa professione di fede, il vescovo dà il suo assenso, proclamando la fede della Chiesa:

Vescovo:

Questa è la nostra fede.
Questa è la fede della Chiesa.
E noi ci gloriamo di professarla,
in Cristo Gesù nostro Signore.

E tutti i fedeli esprimono il loro assenso:

Assemblea:

Amen.

In luogo della formula Questa è la nostra fede, se ne può sostituire un'altra; si può anche eseguire un canto adatto, con. il quale l'assemblea a una sola voce proclama la sua fede.


IMPOSIZIONE DELLE MANI

50. Il vescovo (e, accanto a lui, i sacerdoti che lo aiutano), in piedi, a mani giunte e rivolto al popolo dice:

Vescovo:

Fratelli carissimi, preghiamo Dio onnipotente
per questi suoi figli:
egli che nel suo amore li ha rigenerati alla vita eterna
mediante il Battesimo,
e li ha chiamati a far parte della. sua famiglia,
effonda ora lo Spirito Santo,
che li confermi con la ricchezza dei suoi doni,
e con l'unzione crismale
li renda pienamente conformi a Cristo, suo unico Figlio.

E tutti pregano per qualche tempo in silenzio.

51. Quindi il vescovo (e con lui i sacerdoti che lo aiutano) impone le sue mani su tutti i cresimandi.

Vescovo:

Dio onnipotente,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che hai rigenerato questi tuoi figli
dall'acqua e dallo Spirito Santo
liberandoli dal peccato,
infondi in loro
il tuo santo Spirito Paràc1ito:
spirito di sapienza e di intelletto,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di scienza e di pietà,
e riempili dello spirito del tuo santo timore.
Per Cristo nostro Signore.

Assemblea:

Amen.


CRISMAZIONE

52.
Il diacono presenta al vescovo il sacro Crisma, e intanto a lui si accosta ogni singolo cresimando, oppure, secondo l'opportunità, è il vescovo stesso che si avvicina ai singoli. Colui che all'inizio ha presentato il cresimando, posa la destra sulla sua spalla e ne pronunzia il nome, il meno che non lo pronunzi spontaneamente il cresimando stesso.

53. Se al conferimento della Confermazione collaborano dei sacerdoti, tutti i vasetti del sacro Crisma vengono, dal diacono o dai ministri, presentati al vescovo; a lui si accostano poi i singoli sacerdoti, ed egli stesso consegna a ciascuno il suo vasetto.

I cresimandi si accostano al vescovo o ai sacerdoti; oppure, secondo l'opportunità, il vescovo stesso e i sacerdoti si avvicinano ai cresimandi, e fanno l'unzione nel modo indicato al numero seguente (n. 54).

54. Il vescovo intinge nel Crisma l'estremità del pollice della mano destra, e traccia poi con il pollice stesso un segno di croce sulla fronte del cresimando, dicendo:

Vescovo:

N., ricevi il sigillo dello Spirito Santo
che ti è dato in dono.

Cresimato:

Amen.

Vescovo:

La pace sia con te.   
E dà il segno di pace.

Cresimato:

E con il tuo spirito.

55.
Durante l'unzione si può eseguire un canto adatto. Dopo l'unzione, il vescovo (e i sacerdoti) si lava le mani.


PREGHIERA UNIVERSALE

56. Segue la preghiera universale. Si fa nella forma qui indicata o in altra forma stabilita dalla competente autorità.

Vescovo:

Fratelli carissimi,
invochiamo Dio, Padre onnipotente;
sia unanime la nostra preghiera,
in quell'unità di fede speranza e carità,
che lo Spirito Santo genera nei nostri cuori.

Diacono o ministro:

Per questi nostri fratelli,
confermati dal dono. dello Spirito Santo:
perché, radicati nella fede e fondati nella carità,
con la loro vita diano buona testimonianza
a Cristo Signore,
preghiamo:

Assemblea:

Ascoltaci, O Signore!

Diacono o ministro:

Per i nuovi cresimati,
che hanno ricevuto la pienezza dello Spirito Santo,
perché accostandosi all'altare del Signore
partecipino alla mensa del suo sacrificio
e nell'assemblea dei fratelli
si rivolgano a Dio, chiamandolo Padre,
preghiamo:

Assemblea:

Ascoltaci, o Signore!

Diacono o ministro:

Per i genitori e i padrini,
che si sono fatti garanti della fede di questi cresimati,
perché; coerenti con il loro impegno,
li aiutino con la parola e con l'esempio
a seguire la via di Cristo,
preghiamo:

Assemblea:

Ascoltaci, o Signore!

Diacono o ministro:

Per la Chiesa di Dio, radunata dallo Spirito Santo
insieme con il nostro papa N.,
il nostro vescovo N., e tutti i vescovi,
perché cresca nell'unità della fede e dell'amore
fino alla venuta di Cristo,
preghiamo:

Assemblea:

Ascoltaci, O Signore!

Diacono o ministro:

Per il mondo intero:
perché tutti gli uomini,
che hanno un solo Creatore e Padre,
si riconoscano fratelli .
al di là di ogni discriminazione
di razza o di nazionalità,
e cerchino con lealtà il regno di Dio,
che è' pace e gioia nello Spirito Santo,
preghiamo:

Assemblea:

Ascoltaci, O Signore!

Vescovo:

O Dio, che hai dato lo Spirito Santo agli Apostoli,
e per mezzo di essi e dei loro successori
hai voluto trasmetterlo a tutti i membri della tua Chiesa:
esaudisci la nostra preghiera,
e continua oggi, nella comunità dei credenti,
i prodigi che il tuo amore ha operato
agli inizi della predicazione del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.

Assemblea:

Amen.

 

RITO DI CONCLUSIONE
 


PREGHIERA DEL SIGNORE

57. Poi tutti dicono la preghiera del Signore. Il vescovo la può introdurre con queste parole o con altre simili:

Vescovo:

Carissimi, uniamo le nostre preghiere
e rivolgiamoci tutti insieme al Padre,
come ci ha insegnato il Signore nostro Gesù Cristo.

Tutti:

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

58.
Alla fine il vescovo benedice tutti.

In luogo della benedizione solita, si può usare la benedizione seguente, o l'
ORAZIONE SUL POPOLO .


BENEDIZIONE

Vescovo:

Il Signore sia con voi.

Assemblea:

E con il tuo spirito.

Vescovo:

Dio, Padre onnipotente,
che dall'acqua e dallo Spirito Santo
vi ha fatto rinascere come suoi figli,
vi custodisca nel suo paterno amore.

Assemblea:

Amen.

Vescovo:

Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio
che ha promesso alla sua Chiesa
la presenza indefettibile dello Spirito di verità,
vi confermi nella professione della vera fede.

Assemblea:

Amen.

Vescovo:

Lo Spirito Santo,
che è disceso come fuoco di carità
nel cuore dei discepoli,
vi raccolga nell'unità della famiglia di Dio,
e attraverso le prove della vita
vi conduca alla gioia del regno.

Assemblea:

Amen.

Vescovo:

E su voi tutti,
che avete partecipato a questa celebrazione,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio
X e Spirito. Santo.

Assemblea:

Amen.


ORAZIONE SUL POPOLO

59.
In luogo della precedente formula di benedizione, si può dire l'orazione sul popolo.

Diacono:

Inchinatevi per la benedizione.
Oppure un altro invito simile.

Vescovo:
(tenendo le mani stese sul popolo)

Conferma, o Dio, quello che hai compiuto in noi,
e custodisci i doni dello Spirito Santo
nel cuore dei tuoi fedeli,
perché con la loro fede diano aperta testimonianza
al Cristo crocifisso e risorto,
e adempiano con amore i suoi comandamenti.
Per Cristo nostro Signore.

Assemblea:

Amen.

Vescovo:

E su voi tutti,
che avete partecipato a questa celebrazione,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio
X e Spirito Santo.

Assemblea:

Amen.