197. X
Dal Vangelo secondo Giovanni. 3,
1-6
«Se
uno non rinasce, non può entrare nel regno di Dio».
Dal peccato è venuta la morte, e il peccato
stesso è logorio della vita, fino al suo triste
sfacelo. Il Battesimo è invece l'alba radiosa
di una vita nuova: un'alba aperta al luminoso
meriggio della vita eterna.
C’era
tra i Farisei un uomo di nome Nicodèmo, un capo dei Giudei. Egli andò da
lui, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto
da Dio; nessuno infatti potrebbe fare i segni che tu fai, se Dio non
fosse con lui».
Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce
dall'alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli dice Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse
entrare di nuovo nel seno di sua madre e rinascere?».
Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce
dall'acqua e dallo Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è
nato dalla carne è carne, e quel che è nato dallo Spirito, è spirito».
Parola del Signore!
R.
Lode a te, o Cristo.
198. X
Dal Vangelo secondo Giovanni. 4,
5-14
«Sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna».
Nell'arsura del peccato e delle sue conseguenze,
l'acqua del Battesimo è fonte di
vita: una vita che sboccia quaggiù e si prolunga
nella vita eterna.
In
quel tempo, giunse Gesù a una città della Samaria chiamata Sichar,
vicina al terreno che Giacobbe aveva donato a Giuseppe suo figlio: qui
c'era il pozzo di Giacobbe.
Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso
mezzogiorno. Arriva nel frattempo una donna di Samaria ad attingere
acqua.
Le dice Gesù: «Dammi da bere». - I suoi discepoli infatti erano andati
in città a far provviste di cibi -.
Ma la samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere
a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono
buone relazioni con i Samaritani.
Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti
dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti
avrebbe dato dell'acqua viva».
Gli dice la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il
pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più
grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve
lui con i suoi figli e i suoi armenti?».
Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi
beve dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete per sempre, anzi,
l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente d'acqua che zampilla
per la vita eterna».
Parola del Signore!
R.
Lode a te, o Cristo.
199. X
Dal Vangelo secondo Giovanni. 6,
44-47
«Chi
crede, ha la vita eterna».
Il Battesimo è il sacramento della fede, e
fede e Battesimo condizionano la salvezza. Appunto nella fede della
Chiesa, rappresentata
in concreto dai genitori, dai padrini e dalla
comunità cristiana, viene conferito ai piccoli
il Battesimo. Fatti adulti, si sentiranno poi
impegnati a professarla responsabilmente e a
darne testimonianza al mondo.
In
quel tempo, Gesù disse: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il
Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Sta scritto nei Profeti: "E tutti saranno ammaestrati da Dio". Chiunque
ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non che alcuno abbia
visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.
In verità, in verità vi dico: chi crede, ha la vita eterna».
Parola del Signore!
R.
Lode a te, o Cristo.
200. X
Dal Vangelo secondo Giovanni. 7,
37b-39a
«Sgorgheranno
fiumi di acqua viva».
L'acqua viva, che nel Battesimo ci fa rinascere,
sgorga dal cuore di Cristo Gesù, per
noi morto e risorto: e quest'acqua viva è
identificata da Cristo stesso con il suo Spirito,
che egli, morendo sulla croce, comunicò al
mondo.
In
quel tempo, Gesù levatosi in piedi, esclamò ad alta voce: «Chi ha sete,
venga a me e beva, chi crede in me! Come dice la Scrittura, "fiumi di
acqua viva sgorgheranno dal suo seno"».
Questo egli disse, riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i
credenti in lui.
Parola del Signore!
R.
Lode a te, o Cristo.
201. X
Dal Vangelo secondo Giovanni. 9,
1-7
«Andò,
si lavò e tornò che ci vedeva».
Il Battesimo è il sacramento della nostra
illuminazione. La luce interiore che esso
comunica, ci guarisce dalla cecità del peccato
e ci guida sul retto cammino tra le
oscurità della vita.
In
quel tempo, Gesù, passando, vide un uomo cieco dalla nascita: e i suoi
discepoli lo interrogarono: «Rabbì; chi ha peccato, lui o i suoi
genitori, perché egli nascesse cieco?».
Rispose Gesù: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori, ma è così perché
si manifestino in lui le opere di Dio. È necessario che compiamo le
opere di Colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte,
quando nessuno può più operare. Finché sono nel mondo, sono la luce del
mondo».
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, e spalmò il
fango sugli occhi del cieco, e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina
di Siloe
(che significa "inviato")».
Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Parola del Signore!
R.
Lode a te, o Cristo.
202. X
Dal Vangelo secondo Giovanni. 15,
1-11
«Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto».
Per mezzo del Battesimo, noi, poveri tralci
sterili, siamo innestati in Gesù, vite vera e
feconda: solo se ci conserveremo uniti a lui,
scorrerà in noi la linfa vitale, che ci aiuterà
a produrre frutti di vita eterna.
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il
Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo
toglie; e ogni tralcio che porta frutto, lo pulisce perché frutti fichi
di più. Voi siete già puri, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete
in me e io in voi.
Come il tralcio non può far frutto da se stesso, se non rimane nella
vite, così anche voi se non. rimanete in me. lo sono la vite, voi i
tralci.
Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non
potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio
e si secca, e poi i tralci secchi li raccolgono e li gettano nel fuoco e
bruciano. Se rimanete in me, e le mie parole rimangono in voi, chiedete
quel che volete e vi sarà dato.
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto; così vi
dimostrerete miei discepoli.
Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio
amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho
osservato i comandamenti del Padre mio, e rimango nel suo amore. Questo
vi ho detto, perché la mia gioia sia con voi, e la vostra gioia sia
piena».
Parola del Signore!
R.
Lode a te, o Cristo.
203. X
Dal Vangelo secondo Giovanni. 19,
31-35
«Gli
squarciò il
fianco con la lancia e ne uscì sangue e acqua».
Dal fianco squarciato di Cristo sulla croce,
nuovo Adamo assopito nel sonno della morte
redentrice, nasce la Chiesa, sua sposa: nell'acqua
del Battesimo essa genera i suoi
figli e li alimenta con l'Eucaristia.
Era
il giorno precedente alla Pasqua, e i Giudei, perché i corpi non
rimanessero in croce di sabato
(era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato
che fossero loro spezzate le gambe, e fossero portati via.
Vennero dunque i soldati, e spezzarono le gambe al primo, e poi
all'altro che era stato crocifisso insieme con lui.
Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le
gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne
uscì sangue ed acqua.
E chi ha veduto ne ha reso testimonianza e la sua testimonianza è vera,
ed egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.
Parola del Signore!
R.
Lode a te, o Cristo.
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