PREPARAZIONE DELLA CELEBRAZIONE
66. Il
sacerdote che deve dare a un malato la sacra Unzione, s'informi,
anzitutto sul suo stato, per tenerne il debito conto nel predisporre sia
l'ordine della celebrazione nel suo insieme, sia la scelta della lettura
biblica e delle orazioni: tutte modalità da concordare, per quanto
possibile, con il malato stesso o con la sua famiglia; sappia inoltre
approfittare dell' occasione per spiegare il significato e il valore del
sacramento.
67. Se
il malato deve confessarsi, il sacerdote vi provveda possibilmente prima
della celebrazione dell'Unzione. Nel caso che solo durante il rito della
Unzione sia possibile al sacerdote ascoltare la confessione sacramentale
dell'infermo, l'ascolti all'inizio del rito stesso, dopo il saluto e la
monizione, e prima della lettura biblica. Quando durante il rito non c'è
la confessione, è bene fare l'atto penitenziale.
68. Il
malato non costretto a degenza può ricevere il sacramento in chiesa o in
altro luogo adatto, in cui ci sia il posto preparato per lui, e dove
possano radunarsi almeno i parenti e gli amici che prenderanno parte
alla celebrazione.
Negli ospedali, se ci sono altri malati nello stesso ambiente, il
sacerdote tenga conto delle loro reazioni, se, cioè, sono disposti a
partecipare in qualche modo alla celebrazione, o accusano disturbo e
stanchezza, oppure se, non essendo cattolici, si dimostrano contrariati.
69. Il
rito qui descritto si osserva anche quando l'Unzione viene conferita a
più infermi insieme: in tal caso, si fa su ognuno di essi l'imposizione
delle mani e l'unzione con la formula sacramentale; tutte le altre
preghiere si dicono una sola volta, al plurale.
Colore liturgico bianco.
RITI INIZIALI
70. Il
sacerdote, entrando dal malato, rivolge a lui e a tutti i presenti un
fraterno saluto. Lo può fare con queste parole o con altre simili:
Pace
a questa casa e a quanti vi abitano.
Oppure:
La
pace del Signore sia con voi.
71.
Quindi, secondo l'opportunità, asperge con l'acqua benedetta l'infermo e
la stanza, dicendo la formula seguente:
Ravviva
in noi, Signore,
nel segno di quest'acqua benedetta,
il ricordo del Battesimo
e la nostra adesione a Cristo Signore,
crocifisso e risorto per la nostra salvezza.
72. Poi
si rivolge ai presenti con queste parole o con altre simili:
Fratelli
carissimi, Cristo nostro Signore è presente in mezzo a noi riuniti nel
suo nome. Rivolgiamoci a lui con fiducia come gli infermi del Vangelo.
Egli, che ha tanto sofferto per noi, ci dice per mezzo dell'apostolo
Giacomo: «Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino
su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la
preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se
ha commesso peccati, gli saranno perdonati ».
Raccomandiamo dunque il nostro fratello infermo alla bontà e alla
potenza di Cristo, perché gli dia sollievo e salvezza.
73.
Quindi si fa l'atto penitenziale, a meno che il sacerdote non ascolti a
questo punto la confessione sacramentale dell'infermo.
Il sacerdote lo inizia con queste parole o con altre simili:
Fratelli,
riconosciamo i nostri peccati
e chiediamo il perdono del Signore
per esser degni
di partecipare a questo santo rito
insieme al nostro fratello infermo.
Si
fa una breve pausa di silenzio.
_____________________________________________________
1a formula.
Poi
tutti insieme fanno la confessione:
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli,
che ho molto peccato
in pensieri, parole, opere e omissioni,
e,
battendosi il petto, dicono:
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.
E
proseguono:
E supplico la beata sempre vergine Maria,
gli angeli, i santi e voi, fratelli,
di pregare per me il Signore Dio nostro.
_____________________________________________________
2a
formula.
Poi
il sacerdote dice:
V.
Pietà di noi, Signore.
R.
Contro di te abbiamo peccato.
V.
Mostraci, Signore, la tua misericordia.
R.
E donaci la tua salvezza.
_____________________________________________________
3a formula.
Poi
il sacerdote o uno dei presenti dice le invocazioni seguenti o altre
simili :
Signore, che hai preso su di te le nostre sofferenze,
e hai portato i nostri dolori,
abbi pietà di noi.
R.
Signore, pietà.
Oppure: Kýrie,
eléison.
Cristo, che nella tua bontà verso tutti
sei passato beneficando e risanando gli infermi,
abbi pietà di noi.
R.
Cristo, pietà.
Oppure:
Christe, eléison.
Signore, che hai detto ai tuoi Apostoli
di imporre le mani sugl'infermi,
abbi pietà di noi.
R.
Signore, pietà.
Oppure:
Kýrie, eléison.
_____________________________________________________
Il
sacerdote conclude:
Dio
onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati,
e ci conduca alla vita eterna.
R.
Amen.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
74.
Uno
dei presenti, o anche lo stesso sacerdote, legge un breve testo della
sacra Scrittura:
Ascoltiamo fratelli, le parole del Vangelo secondo Matteo:
8,5-10.13
Entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo
scongiurava: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre
terribilmente». Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò».
Ma il centurione riprese: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto
il mio tetto, di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a
uno: Va', ed egli va; e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio
servo: Fa' questo, ed egli lo fa».
All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano:
«In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così
grande». E disse al centurione: «Va', e sia fatto secondo la tua fede».
Si
può scegliere un'altra lettura adatta: per esempio una di quelle
proposte nel Lezionario (nn.
296 ss).
Secondo l'opportunità, si può fare una breve spiegazione del brano
letto.
RITI DELL'UNZIONE
Preghiera litanica e imposizione delle mani
75. La
litania qui riportata può aver luogo o a questo punto o dopo l'Unzione,
oppure, se è il caso, in tutti e due i momenti. Il sacerdote può,
secondo le circostanze, adattare o abbreviare il testo proposto.
_____________________________________________________
1.
Fratelli,
rivolgiamo al Signore la preghiera della fede
per il nostro fratello
N.,
e diciamo insieme:
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
Perché il Signore venga a visitare quest'infermo
e a confortarlo con la santa Unzione, preghiamo.
R.
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
Perché nella sua potenza lo liberi da ogni male,
preghiamo.
R.
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
Perché nella sua bontà
rechi sollievo alle sofferenze di tutti gli infermi,
preghiamo.
R.
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
Perché assista quanti si dedicano alla cura
e al servizio degli infermi, preghiamo.
R.
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
Perché nella sua misericordia
liberi quest'infermo da ogni peccato, preghiamo.
R.
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
Perché quest'infermo
mediante la sacra Unzione con l'imposizione delle mani
ottenga vita e salvezza, preghiamo.
R.
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
_____________________________________________________
2.
Per
il nostro fratello infermo,
e per tutti coloro che lo curano e lo assistono,
preghiamo insieme dicendo:
Ascoltaci, Signore.
Perché il Signore benedica e protegga quest'infermo,
preghiamo.
R.
Ascoltaci, Signore.
Perché gli doni forza e salute, preghiamo.
R.
Ascoltaci, Signore.
Perché lenisca le sue sofferenze, preghiamo.
R.
Ascoltaci, Signore.
Perché lo liberi dal peccato
e da ogni tentazione, preghiamo.
R.
Ascoltaci, Signore.
Perché tutti i malati
sentano il conforto della sua grazia, preghiamo.
R. Ascoltaci, Signore.
Perché la sua benedizione
accompagni quanti assistono gli infermi, preghiamo.
R.
Ascoltaci, Signore.
Perché quest'infermo
mediante la sacra Unzione con l'imposizione delle mani
ottenga vita e salvezza, preghiamo.
R.
Ascoltaci, Signore.
_____________________________________________________
76.
QUINDI IL SACERDOTE IMPONE LE MANI SUL CAPO DELL'INFERMO, SENZA NULLA
DIRE.
Se vi sono più sacerdoti, ognuno di essi può imporre le mani sul capo
dell' infermo.
Rendimento di grazie sull'Olio già benedetto
77.
Quindi il sacerdote dice la seguente preghiera di rendimento di grazie
sull'Olio già benedetto:
Benedetto
sei tu, o Dio, Padre onnipotente,
che per noi e per la nostra salvezza
hai mandato nel mondo il tuo Figlio.
R.
Gloria a te, Signore!
Benedetto sei tu, o Dio, Figlio Unigenito,
che ti sei fatto uomo per guarire le nostre infermità.
R.
Gloria a te, Signore!
Benedetto sei tu, o Dio, Spirito Santo Paràclito,
che con la tua forza inesauribile
sostieni la nostra debolezza.
R. Gloria a te, Signore!
Signore, il nostro fratello
N.
che riceve nella fede l'unzione di questo santo Olio,
vi trovi sollievo nei suoi dolori .
e conforto nelle sue sofferenze.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
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Benedizione dell'olio
77 bis.
Quando il sacerdote, secondo le prescrizioni del n. 21,
deve benedire l'olio durante il rito, lo fa a questo punto dicendo una
delle seguenti orazioni e omettendo il precedente rendimento di grazie.
Preghiamo.
O
Dio, Padre di ogni consolazione,
che per mezzo del tuo Figlio
hai voluto recare sollievo alle sofferenze degli infermi,
ascolta la preghiera della nostra fede:
manda dal cielo il tuo Spirito Santo Paràclito
su quest'olio che ci viene dal frutto dell'olivo
per nutrimento e sollievo del nostro corpo;
effondi la tua santa
X
benedizione,
perché quanti riceveranno l'unzione di quest'olio
ottengano conforto nel corpo, nell'anima e nello spirito,
e siano liberi da ogni dolore,
da ogni debolezza, da ogni sofferenza.
Sia un olio santo da te benedetto per noi,
nel nome del nostro Signore Gesù Cristo,
che vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli.
R.
Amen.
Oppure:
Benedetto sei tu, o Dio, Padre onnipotente,
che per noi e per la nostra salvezza
hai mandato nel mondo il tuo Figlio.
R. Gloria a te, Signore!
Benedetto sei tu, o Dio, Figlio Unigenito
che ti sei fatto uomo per guarire le nostre infermità.
R.
Gloria a te, Signore!
Benedetto sei tu, o Dio, Spirito Santo Paràclito,
che con la tua forza inesauribile
sostieni la nostra debolezza.
R.
Gloria a te, Signore!
Vieni, Signore, in mezzo a noi,
benedici
X
quest'olio
preparato per il conforto e il sollievo di chi soffre,
e fa' che la santa Unzione
accompagnata dalla preghiera della fede,
liberi gl'infermi da ogni male.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
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Sacra Unzione
78. Il
sacerdote prende l'Olio santo e unge l'infermo sulla fronte e sulle
mani, dicendo una sola volta:
Per
questa santa Unzione
e la sua piissima misericordia
ti aiuti il Signore con la grazia dello Spirito Santo.
R.
Amen.
E,
liberandoti dai peccati, ti salvi
e nella sua bontà ti sollevi.
R.
Amen.
79. Poi
dice una delle seguenti orazioni:
Preghiamo
O
Gesù, nostro Redentore
con la grazia dello Spirito Santo,
conforta questo nostro fratello,
guarisci le sue infermità,
perdona i suoi peccati,
allontana da lui le sofferenze dell'anima e del corpo,
e fa' che ritorni al consueto lavoro
in piena serenità e salute.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R.
Amen.
Oppure:
Signore
Gesù Cristo,
che ti sei fatto uomo
per salvarci dal peccato e dalle malattie
guarda con bontà questo nostro fratello
che attende da te la salute del corpo e dello spirito:
nel tuo nome noi gli abbiamo dato la santa Unzione,
tu donagli vigore e conforto,
perché ritrovi le sue energie, vinca ogni male
e nella sua presente sofferenza
si senta unito alla tua passione redentrice.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R.
Amen.
80.
Altre orazioni a scelta dopo l'Unzione.
Per una persona anziana:
Guarda
con bontà, Signore, questo nostro fratello
che ha ricevuto con fede la santa Unzione,
sostegno alla debolezza della sua tarda età;
confortalo nel corpo e nell'anima
con la pienezza del tuo Santo Spirito,
perché sia sempre saldo nella fede,
sereno nella speranza
e lieto di dare a tutti testimonianza del tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
Per
un infermo in grave pericolo:
Signore
Gesù, redentore del mondo,
che hai preso su di te i nostri dolori
e hai portato nella tua passione
le nostre sofferenze,
ascolta la preghiera che ti rivolgiamo
per il nostro fratello infermo:
donagli fiducia e ravviva la sua speranza
perché sia sollevato nel corpo e nello spirito.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R.
Amen.
Per
un agonizzante:
Padre
clementissimo,
che conosci il cuore degli uomini
e accogli i figli che tornano a te,
abbi pietà del nostro fratello N.
nella sua agonia;
fa' che la santa Unzione
con la preghiera della nostra fede
lo sostenga e lo conforti
perché nella gioia del tuo perdono
si abbandoni fiducioso
tra le braccia della tua misericordia,
Per Cristo Gesù, tuo Figlio e nostro Signore,
che ha vinto la morte
e ci ha aperto il passaggio alla vita eterna,
e vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli.
R.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
81. Il
sacerdote invita i presenti a recitare la preghiera del Signore,
introducendola con queste parole o con altre simili:
E
ora, tutti insieme, rivolgiamo al Padre la preghiera,
che Gesù Cristo nostro Signore ci ha insegnato.
E
tutti insieme dicono:
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Se
l'infermo fa la Comunione, s'inserisce a questo punto, dopo la preghiera
del Signore, il rituale della Comunione agli infermi (nn.
57-60).
82. Il
rito si conclude con la benedizione del sacerdote:
Dio
Padre ti conceda la sua benedizione.
R.
Amen.
Cristo,
Figlio di Dio,
ti doni la salute del corpo e dell'anima.
R.
Amen.
Lo
Spirito Santo ti guidi oggi e sempre con la sua luce.
R.
Amen.
E
su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito Santo.
R.
Amen.
Oppure:
Il
Signore Gesù Cristo sia accanto a te per proteggerti.
R.
Amen.
Sia
dinanzi a te per guidarti,
sia dietro a te per difenderti.
R.
Amen.
Rivolga
a te il suo sguardo,
ti assista e ti benedica.
R.
Amen.
E
su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito Santo.
R.
Amen.
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