3 - CELEBRAZIONE 
                  DELL'UNZIONE
               IN UNA GRANDE
       ASSEMBLEA DI FEDELI   

 
97. Il rito qui descritto si può usare nei vari raduni di fedeli : pellegrinaggi,
convegni diocesani, cittadini o parrocchiali o di pie associazioni di infermi.
Lo si può usare qualche volta, secondo l'opportunità, anche negli ospedali.
In queste occasioni, l'eventuale conferimento della sacra Unzione a molti
infermi contemporaneamente è lasciato al giudizio dell'Ordinario del luogo;
sarà comunque compito dell'Ordinario stesso o di un suo delegato sorvegliare
sull'esatta osservanza di tutte le norme riguardanti la disciplina
[nn. 8-9), la preparazione pastorale e la celebrazione liturgica
del sacramento (nn. 17, 98, 99).
Spetta inoltre all'Ordinario l'eventuale designazione dei sacerdoti che
dovranno prendere parte all'amministrazione di questo sacramento.
Se vi sono più sacerdoti, ognuno impone le mani e amministra l'unzione
con la relativa formula ai singoli infermi di un gruppo; le orazioni invece
vengono recitate dal celebrante principale.

98. La celebrazione comune dell'Unzione si svolge in chiesa o in un altro
luogo adatto, nel quale gli infermi e gli altri fedeli possano più facilmente
riunirsi.

99. Alla celebrazione si dovrà premettere un'accurata preparazione pastorale
sia degli infermi che riceveranno la sacra Unzione, sia degli altri infermi
eventualmente presenti, sia dei fedeli in genere.
Si cerchi anche di incoraggiare la partecipazione piena dei presenti specialmente
con l'esecuzione di canti adatti, che favorendo l'armonia delle
voci e dei cuori, facilitino la comune preghiera, e manifestino quella gioia
pasquale di cui è bene che tutto il rito sia l'espressione viva e concreta.

Colore liturgico bianco.




1. CELEBRAZIONE SENZA LA MESSA

RITI INIZIALI

100. Il rito ha inizio con I'accoglienza degli infermi; un'accoglienza affabile e
fraterna, che sia come l'espressione della sollecitudine di Cristo per le
sofferenze umane e della missione che hanno gl'infermi nel popolo di Dio.

101. Durante l'accoglienza, secondo l'opportunità, si fa un canto adatto oppure
si recita una delle seguenti antifone:

Antifona
Pietà di me, Signore,
poiché sono senza forza;
risanami, Signore,
poiché languiscono
le mie membra.
              Sal 6, 3

Oppure: Il Signore si è caricato
delle nostre sofferenze
si è addossato i nostri dolori.
        cfr Is 53,4

102. Quindi il sacerdote saluta l'assemblea dicendo:

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito Santo
sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.

La grazia e la pace
di Dio nostro Padre
e del Signore nostro Gesù Cristo
sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.


103. Quindi si fa una breve presentazione con queste parole o altre simili:

Fratelli carissimi, Cristo nostro Signore è presente in mezzo
a noi riuniti nel suo nome.
Rivolgiamoci a lui con fiducia come gli infermi del vangelo.
Egli, che ha tanto sofferto per noi, ci dice per mezzo
dell'apostolo Giacomo: "Chi è malato, chiami a sé i presbiteri
della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto
con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con
fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati".
Raccomandiamo dunque i nostri fratelli infermi alla bontà
e alla potenza di Cristo, perché dia loro sollievo e salvezza.

104. Quindi si fa l'atto penitenziale.

Il sacerdote vi dà inizio in questo modo:

Fratelli, riconosciamo i nostri peccati
per esser degni
di partecipare a questo santo rito
insieme ai nostri fratelli infermi.

Si fa una breve Pausa di silenzio.

1 formula.


Poi tutti insieme fanno la confessione:
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli,
che ho molto peccato
in pensieri, parole, opere e omissioni
e, battendosi il petto, dicono:
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.

E proseguono:
E supplico la beata sempre vergine Maria,
gli angeli, i santi e voi, fratelli,
di pregare per me il signore Dio nostro.





2 formula.
Poi il sacerdote dice:
Pietà di noi, Signore.
Contro di te abbiamo peccato.
Mostraci, Signore  la tua misericordia.
E donaci la tua salvezza.

3 formula.
Poi il sacerdote o uno dei presenti dice le invocazioni seguenti o altre simili:
Signore, che hai preso su di te le nostre sofferenze,
e hai portato i nostri dolori, abbi pietà di noi.

Signore, pietà.

Oppure: Kyrie, eléison.

Cristo, che nella tua bontà verso tutti
sei passato beneficando e risanando gli infermi,
abbi pietà di noi.
Cristo, pietà.

Oppure: Christe, eléison.

Signore, che hai detto ai tuoi Apostoli
di imporre le mani sugl'infermi, abbi pietà di noi.
Signore, pietà.

Oppure: Kyrie, eléison.

Il sacerdote conclude:
Dio onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati,
e ci conduca alla vita eterna
Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

105. Segue la celebrazione della parola di Dio, che può consistere nella lettura
di uno o più brani della sacra Scrittura, intercalati da canti.
Le letture si scelgono tra quelle indicate nel Lezionario (Volumi IV e V)
o nel presente Rituale (nn. 296 ss), a meno che ragioni pastorali non suggeriscano un'altra scelta.

106. Dopo la lettura del Vangelo, il sacerdote nell'omelia sul testo sacro illustri
il significato della malattia nella storia della salvezza, e la grazia del sacramento dell'Unzione,
tenendo però presente lo stato di salute degli infermi
e la situazione concreta dei partecipanti.
Dopo l'omelia è bene osservare un breve silenzio.




LITURGIA DELL'UNZIONE

Preghiera litanica e imposizione delle mani
107. La litania qui riportata può aver luogo o a questo punto o dopo l'Unzione,
oppure, se è il caso, in tutti e due i momenti. Il sacerdote può, secondo
le circostanze, adattate o abbreviare il testo proposto.

1.

Fratelli, rivolgiamo al Signore la preghiera della fede
per i nostri fratelli infermi
e diciamo insieme:
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.

Perché il Signore venga a visitare questi infermi
e a confortarli con la santa Unzione,
preghiamo.
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.

Perché nella sua potenza li liberi da ogni male,
preghiamo.
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.

Perché nella tua bontà
rechi sollievo alle sofferenze di tutti gli infermi,
preghiamo.
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.

Perché assista quanti si dedicano alla cura
e al servizio degli infermi,
preghiamo.
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.

Perché nella sua misericordia liberi questi infermi
da ogni peccato,
preghiamo.
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.


Perché questi infermi
mediante la sacra Unzione con l'imposizione delle mani
ottengano vita e salvezza,
preghiamo.
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.



2.
Per i nostri fratelli infermi,
e per tutti coloro che li curano e li assistono,
prèghiamo insieme dicendo:
Ascoltaci, Signore.

Perché il Signore benedica e protegga questi infermi,
preghiamo.
Ascoltaci, Signore.

Perché doni loro forza e salute, preghiamo.
Ascoltaci, Signore.

Perché lenisca le loro sofferenze, preghiamo.
Ascoltaci, Signore.

Perché li liberi dal peccato
e da ogni tentazione preghiamo.
Ascoltaci, Signore.

Perché tutti i malati
sentano il conforto della sua grazia preghiamo.
Ascoltaci, Signore.

Perché la sua benedizione
accompagni quanti assistono gli infermi, preghiamo.
Ascoltaci, Signore.

Perché questi infermi
mediante la sacra Unzione con l'imposizione delle mani
ottengano vita e salvezza, preghiamo.
Ascoltaci, Signore.

108. QUINDI IL SACERDOTE IMPONE LE MANI SUL CAPO DI
CIASCUN INFERMO SENZA NULLA DIRE.
Se vi sono sacerdoti concelebranti, impongono le mani su ciascun infermo
del gruppo loro assegnato.
Anche gli altri sacerdoti presenti possono imporre le mani sul capo degli
infermi.





Rendimento di grazie sull'Olio già benedetto


109. Quindi il sacerdote dice la seguente preghiera di rendimento di grazie
sull'Olio già benedetto:

Benedetto sei tu, o Dio, Padre onnipotente,
che per noi e per la nostra salvezza
hai mandato nel mondo il tuo Figlio.
Gloria a te, Signore !

Benedetto sei tu, o Dio, Figlio Unigenito,
che ti sei fatto uomo per guarire le nostre infermità.
Gloria a te, Signore !

Benedetto sei tu, o Dio, Spirito Santo Paràclito,
che con la tua forza inesauribile
sostieni la nostra debolezza.
Gloria a te, Signore !

Signore, i nostri fratelli
che ricevono nella fede l'unzione di questo santo Olio,
vi trovino sollievo nei loro dolori
e conforto nelle loro sofferenze.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.


Benedizione dell'olio

109 bis. Quando il sacerdote, secondo le prescrizioni del n. 21, deve benedire
l'olio durante il rito, lo fa a questo punto dicendo una delle seguenti orazioni e omettendo il precedente
rendimento di grazie.

Preghiamo.
O Dio, Padre di ogni consolazione,
che per mezzo del tuo Figlio
hai voluto recare sollievo alle sofferenze degli infermi,
ascolta la preghiera della nostra fede:
manda dal cielo il tuo Spirito Santo Paràclito
su quest'olio che ci viene dal frutto dell'olivo
per nutrimento e sollievo del nostro corpo;
effondi la tua santa benedizione,
perché quanti riceveranno l'unzione di quest'olio
ottengano conforto nel corpo, nell'anima e nello spirito,
e siano liberi da ogni dolore,
da ogni debolezza, da ogni sofferenza.
Sia un olio santo da te benedetto per noi,
nel nome del nostro Signore Gesù Cristo,
che vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

Oppure:

Benedetto sei tu, o Dio Padre onnipotente,
che per noi e Per la nostra salvezza
hai mandato nel mondo il tuo Figlio.
Gloria a te, Signore!

Benedetto sei tuo o Dio, Figlio unigenito
che ti sei fatto uomo per guarire le nostre infermità.
Gloria a te, Signore!

Benedetto sei tu, o Dio, Spirito Santo Paràclito
che con la tua forza inesauribile
sostieni la nostra debolezza'
Gloria a te, Signore !

Vieni, Signore, in mezzo a noi,
benedici quest'olio
preparato per i1 conforto e il sollievo di chi soffre
e fa' che la santa Unzione
accompagnata dalla preghiera della fede,
liberi gl'infermi da ogni male.
Per Cristo nostro Signore.
Amen



Sacra Unzione

110. Il sacerdote prende l'olio santo e unge l'infermo sulla fronte e sulle mani,
dicendo una'sola volta la formula dell'Unzione.
Allo stesso modo si comportano gli altri sacerdoti concelebranti, se vi
sono, ciascuno per il proprio gruppo.

Per questa santa Unzione
e per la sua piissima misericordia
ti aiuti il Signore con la grazia dello Spirito Santo.

Amen.

E, liberandoti dai peccati, ti salvi
e nella sua bontà ti sollevi.
Amen.

Durante il conferimento dell'Unzione, è bene che i presenti possano ascoltare
almeno una volta la formula sacramentale; dopo di che, si potranno
eseguire dei canti adatti.

111. Poi il sacerdote dice una delle seguenti orazioni.
Se, terminata l'amministrazione del sacramento, si fa la preghiera universale, la si conclude con una delle
orazioni qui proposte.

Preghiamo.

O Gesù, nostro Redentore
con la grazia dello Spirito Santo,
conforta questi nostri fratelli,
guarisci le loro infermità,
perdona i loro Peccati, ,
allontana da loro le sofferenze dell'anima e del corpo,
e fa' che ritornino al consueto lavoro
in piena serenità e salute.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.



Oppure:

Signore Gesù Cristo,
che ti sei fatto uomo
per salvarci dal peccato e dalle malattie
guarda con bontà questi nostri fratelli
che attendono da te la salute del corpo
e dello spirito:
nel tuo nome noi abbiamo dato loro la santa Unzione,
tu dona loro vigore e conforto,
perché ritrovino le loro energie, vincano ogni male
e nella loro presente sofferenza
si sentano uniti alla tua passione redentrice.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.

Oppure:

Per persone anziane:

Guarda con bontà, Signore, questi nostri fratelli
che hanno ricevuto con fede la santa Unzione,
sostegno alla debolezza della loro tarda età;
confortali nel corpo e nell'anima
con la pienezza del tuo Santo Spirito,
perché siano sempre saldi nella fede,
sereni nella speranza
e lieti di dare a tutti testimonianza del tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.



RITI DI CONCLUSIONE

112. Il sacerdote invita i presenti a cantare o recitare la preghiera del Signore
introducendola con queste parole o con altre simili:

E ora, tutti insieme, rivolgiamo al Padre la preghiera
che Gesù Cristo nostro Signore ci ha insegnato.

E tutti insieme dicono:

Padre nostro, che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro Pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male

113. Il rito si conclude con la benedizione del sacerdote e con un canto adatto.

Dio Padre vi conceda la sua benedizione.
Amen.

Cristo, Figlio di Dio,
doni la salute del corpo e dell'anima.
Amen.

Lo Spirito Santo vi guidi oggi e sempre con la sua luce.
Amen.

E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo'
Amen.


Oppure:
 

Il Signore Gesù Cristo sia accanto a voi per proteggervi.
Amen.

Sia dinanzi a voi per guidarvi,
sia dietro a voi per difendervi.
Amen.

Rivolga a voi il suo sguardo,
vi assista e vi benedica.
Amen.

E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo.
Amen.

114. Quindi si congeda I'assemblea.

Andate in pace.

Rendiamo grazie a Dio.
 

CELEBRAZIONE DURANTE LA MESSA


115. Il sacerdote dice, in paramenti bianchi, la Messa per gli infermi. Se però
ricorre una domenica di Avvento, di Quaresima, di Pasqua, o qualche
solennità, o il mercoledì delle Ceneri o una feria della Settimana Santa,
si dice la Messa del giorno, con la possibilità di usare il formulario
previsto per la benedizione finale (n' 127)'

RITI DI INTRODUZIONE

116. I riti di introduzione si svolgono come indicato nel Rito della Messa
n. 242 ss.

Antifona d'ingresso
Pietà di me, Signore,
poiché sono senza forza;
risànami, Signore,
poiché languiscono
le mie membra.
                  Sal 6, 3


Oppure:
Il Signore si è caricato
delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori  
   Cfr Is 53, 4

117. Colletta

O Dio, il cui unico Figlio
ha preso su di sé la povertà e la debolezza di tutti gli uomini,
rivelando il valore misterioso della sofferenza,
benedici i nostri fratelli infermi,
perché tra le angustie e i dolori non si sentano soli,
ma uniti a Cristo, medico dei corpi e delle anime,
godano della consolazione promessa agli afflitti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dioo
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli'
Amen.

Oppure:

O Dio misericordioso, salvezza eterna dei credenti,
ascolta le preghiere che ti rivolgiamo
per i nostri fratelli infermi
perché possano insieme a noi renderti grazie nella tua Chiesa.
Per il nostro signore Gesù cristo, tuo Figlio, che è Dio'
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

118. Le letture si scelgono tra quelle indicate nel Lezionario (volumi IV e v)
o nel presente Rituale (nn.296 ss), a meno che ragioni pastorali non
suggeriscano un'altra scelta.
Quando non si può dire la Messa per gli infermi, si può sempre prendere
una lettura dai testi di cui sopra, a meno che che non ricorra il Triduo sacro,
il Natale del Signore, l'Epifania, l'Ascensione, la Pentecoste, il SS. Corpo
e Sangue di Cristo o un'altra solennità di precetto.

119. Dopo la lettura del vangelo, il sacerdote nell'omelia sul testo sacro illustri
il significato della sofferenza nella storia della salvezza, e la grazia del sacramento
dell'Unzione, tenendo però presente lo stato di salute degli
infermi, la situazione concreta dei partecipanti.
Dopo l'omelia è bene osservare un breve silenzio.


LITURGIA DELL'UNZIONE

120. La celebrazione dell'Unzione ha inizio con la litania; se la litania o la
preghiera universale è rinviata dopo l'Unzione, si inizia con l'imposizione
delle mani.
Segue la benedizione dell'olio qualora si debba fare nel corso del rito,
come è detto al n. 21, oppure ii rendimento dr grazie sull'Olio già
benedetto, e poi l'Unzione.

121. Quindi, se prima dell'Unzione non si è fatta la litania, si continua con
la preghiera universale, che viene conclusa con l'orazione dopo l'Unzione.
Vedi nn. 107-111.

LITURGIA EUCARISTICA

122. Terminata la liturgia dell'Unzione, la Messa prosegue nel modo solito
con la preparazione dei doni.

123. Sulle offerte

O Dio, che vegli con amore di Padre
sulle vicende della nostra vita,
accogli i doni e le Preghiere
che ti offriamo per questi fratelli infermi,
e fa' che la nostra trepidazione per la loro salute
si trasformi in gioioso ringraziamento.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

* Oppure:

Accogli, Signore,
l'offerta del nostro sacrificio,
perché rinnovati nello spirito,
possiamo rispondere sempre meglio
all'opera della tua grande bontà.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

124. Gli infermi possono ricevere la Comunione sotto le due specie.


125. Antifona alla Comunione
Io completo nella mia carne
ciò che manca ai patimenti di Cristo,
a favore del suo corpo che è la Chiesa.
Col 1,24

126. Dopo la Comunione

O Dio, provvido rifugio dei sofferenti,
manifesta nei nostri fratelli infermi
la forza risanatrice del tuo Spirito,
perché tornino presto nella comunità ecclesiale
a cantare le tue lodi.
Per Cristo nostro Signore.

Amen.

* Oppure.

Ti ringraziamo dei tuoi doni, o Padre:
la forza dello Spirito Santo,
che ci hai comunicato in questi sacramenti,
rimanga in noi e trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.


127. RITI DI CONCLUSIONE
Dio Padre vi conceda la sua benedizione.

Amen.

Cristo, Figlio di Dio,
vi doni la salute del corpo e dell'anima.
Amen.

Lo Spirito Santo vi guidi oggi e sempre con la sua luce.

Amen.

E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo.
Amen.

Oppure:

Il Signore Gesù Cristo sia accanto a voi per proteggervi.
Amen.

Sia dinanzi a voi per guidarvi,
sia dietro a voi per difendervi.
Amen.

Rivolga a voi il suo sguardo,
vi assista e vi benedica.
Amen.

E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo.
Amen.

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