307. Dagli Atti degli Apostoli
3,
1-10
Nel
nome di Gesù Cristo, cammina!
Un
giorno Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso le
tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin
dalla nascita e lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta
«Bella» a chiedere l'elemosina a coloro che entravano nel tempio.
Questi, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio,
domandò loro l'elemosina. Allora Pietro fissò lo sguardo su di lui
insieme a Giovanni e disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse
verso di loro, aspettandosi di ricevere qualche cosa. Ma Pietro gli
disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo dò: nel
nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!». E preso lo per la mano
destra, lo sollevò.
Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e balzato in piedi
camminava; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando
Dio.
Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio, e riconoscevano che era
quello che sedeva a chiedere l'elemosina alla porta Bella del tempio ed
erano meravigliati e stupìti per quello che gli era accaduto.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale
Dal Salmo 24
R.
Chi spera in te, Signore, non resta deluso.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza,
in te ho sempre sperato.
R.
Ricòrdati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre.
Non ricordare i peccati della mia giovinezza:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
R.
Buono e retto è il Signore,
la via giusta addìta ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.
R.
Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia
per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.
Il Signore si rivela a chi lo teme,
gli fa conoscere la sua alleanza.
R.
Tengo i miei occhi rivolti al Signore,
perché libera dal laccio il mio piede.
Volgiti a me e abbi misericordia,
perché sono solo e infelice.
R.
308. Dagli Atti degli Apostoli
3,
11-16
La
fede in Colui che ha risuscitato Gesù ha dato a quest'uomo la perfetta
guarigione.
In
quei giorni, mentre lo storpio guarito teneva Pietro e Giovanni, tutto
il popolo fuor di sé per lo stupore accorse verso di loro al portico
detto di Salomone.
Vedendo ciò, Pietro disse al popolo: «Uomini d'Israele, perché vi
meravigliate di questo e continuate a fissarci come se per nostro potere
e nostra pietà avessimo fatto camminare quest'uomo? Il Dio di Abramo, di
Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo
servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato,
mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il
Santo e il Giusto, avete chiesto che vi fosse graziato un assassino e
avete ucciso l'autore della vita. Ma Dio l'ha risuscitato dai morti e di
questo noi siamo testimoni.
Proprio per la fede riposta in lui il nome di Gesù ha dato vigore a
quest'uomo che voi vedete e conoscete; la fede in lui ha dato a
quest'uomo la perfetta guarigione alla presenza di tutti voi».
Parola di Dio.
Salmo responsoriale
Dal
Salmo 102
R.
Canterò senza fine la bontà del Signore.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
R.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia.
R.
Come il cielo è alto sulla terra,
così è grande la sua misericordia
su quanti lo temono;
come dista l'oriente dall'occidente,
così allontana da noi le nostre colpe.
R.
Come un padre ha pietà dei suoi figli,
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
Perché egli sa di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.
R.
Come l'erba sono i giorni dell'uomo,
come il fiore del campo, così egli fiorisce.
Lo investe il vento e più non esiste
e il suo posto non lo riconosce.
R.
La grazia del Signore è da sempre,
dura in eterno per quanti lo temono;
la sua giustizia per i figli dei figli,
per quanti custodiscono la sua alleanza
e ricordano di osservare i suoi precetti.
R.
309. Dagli Atti degli Apostoli
4,
8-12
Non
c'è altro nome nel quale possiamo essere salvati.
In
quei giorni, Pietro, pieno di Spirito Santo, disse: «Capi del popolo e
anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato ad un
uomo infermo e in qual modo egli abbia ottenuto la salute, la cosa sia
nota a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo
il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai
morti, costui vi sta innanzi sano e salvo. Questo Gesù è "la pietra che,
scartata da voi, costruttori, è diventata testata d'angolo".
In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli
uomini sotto il cielo nel quale sia stabilito che possiamo essere
salvati».
Parola di Dio.
Salmo responsoriale
Dai
Salmi 41 e 42
R.
Mostrami, Signore, la luce del tuo volto.
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio? R.
Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge:
attraverso la folla avanzavo tra i primi
fino alla casa di Dio,
in mezzo ai canti di gioia
di una moltitudine in festa.
R.
Manda la tua verità e la tua luce;
siano esse a guidarmi,
mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore.
R.
Verrò all'altare di Dio,
al Dio della mia gioia, del mio giubilo.
A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.
R.
310. Dagli Atti degli Apostoli
13,
32-39
Colui che Dio ha risuscitato, non ha subìto la corruzione.
In
quei giorni, Paolo disse: Noi vi annunziamo la buona novella che la
promessa fatta ai nostri padri si è compiuta, poiché Dio l'ha attuata
per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo
secondo: "Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato".
E che Dio lo ha risuscitato dai morti, in modo che non abbia mai più a
tornare alla corruzione, è quanto ha dichiarato: " Darò a voi le cose
sante promesse a Davide, quelle sicure". Per questo anche in un altro
luogo dice: "Non permetterai che il tuo santo subisca la corruzione".
Ora Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione,
morì e fu unito ai suoi padri e subì la corruzione. Ma colui che Dio ha
risuscitato, non ha subìto la corruzione.
Vi sia dunque noto, fratelli, che per opera di lui vi viene annunziata
la remissione dei peccati e che per lui chiunque crede riceve
giustificazione da tutto ciò da cui non vi fu possibile essere
giustificati mediante la legge di Mosè.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale Dal
Salmo 101
R.
Ascolta, Signore, il grido di chi soffre.
Signore, ascolta la mia preghiera,
a te giunga il mio grido.
Non nascondermi il tuo volto;
nel giorno della mia angoscia
piega verso di me l'orecchio.
Quando ti invoco: presto, rispondimi.
R.
Ha fiaccato per via la mia forza,
ha abbreviato i miei giorni.
lo dico: Mio Dio,
non rapirmi a metà dei miei giorni;
i tuoi anni durano per ogni generazione.
R.
In principio tu hai fondato la terra,
i cieli sono opera delle tue mani.
Essi periranno, ma tu rimani,
tutti si logorano come veste,
come un abito tu li muterai
ed essi passeranno.
Ma tu resti lo stesso
e i tuoi anni non hanno fine.
R.
Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo nuovo darà lode al Signore.
Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gèmito del prigioniero,
per liberare i condannati a morte.
R.
311. Dagli Atti degli Apostoli
28,
7-10
Gli
isolani che avevano malattie accorrevano a Paolo e venivano sanati.
Nelle
vicinanze di quel luogo, dove eravamo sbarcati, c'era un terreno
appartenente al primo cittadino dell'isola di Malta, chiamato Pùblio;
questi ci accolse e ci ospitò con benevolenza per tre giorni.
Avvenne che il padre di Pùblio dovette mettersi a letto colpito da
febbri e da dissenterìa; Paolo andò a visitarlo e dopo aver pregato gli
impose le mani e lo guarì.
Dopo questo fatto, anche gli altri isolàni che avevano malattie
accorrevano e venivano sanati; ci colmarono di onori e al momento della
partenza ci rifornirono di tutto il necessario.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale Dal
Salmo 6
R.
Risanami, Signore, per la tua misericordia.
Pietà di me, Signore: vengo meno;
risanami, Signore: tremano le mie ossa.
L'anima mia è tutta sconvolta,
ma tu, Signore, fino a quando...?
R.
Volgiti, Signore, a liberarmi,
salvami per la tua misericordia.
Nessuno tra i morti ti ricorda.
Chi negli ìnferi canta le tue lodi?
R..
Sono stremato dai lunghi lamenti,
ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio,
irròro di lacrime il mio letto;
i miei occhi si consumano nel dolore.
R.
Il Signore ascolta la voce del mio pianto;
il Signore ascolta la mia supplica,
il Signore accoglie la mia preghiera.
R.
312. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
8,
14-17
Partecipiamo alle sofferenze di Cristo, per partecipare anche alla sua
gloria.
Fratelli,
tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli
di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere
nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo
del quale gridiamo: «Abbà, Padre!».
Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se
siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se
veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla
sua gloria.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale
Dal
Salmo 33
R.
Il Signore è con noi nell' ora della prova.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
lo mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.
R.
Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.
R.
Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.
R.
Temete il Signore, suoi santi,
nulla manca a coloro che lo temono.
I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla.
R.
313. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
8,
18-27
Gemiamo interiormente aspettando la redenzione del nostro corpo.
Fratelli,
io ritengo che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili
alla gloria futura che dovrà esser rivelata in noi.
La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di
Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere,
ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di
essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare
nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi
nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo
le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a
figli, la redenzione del nostro corpo. Poiché nella speranza noi siamo
stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza;
infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo? Ma se
speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza,
perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo
Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gèmiti
inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello
Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale Dal
Salmo 62
R.
Ha sete di te, Signore, l'anima mia.
O Dio, tu sei il mio Dio,
all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anèla la mia carne,
come terra deserta, àrida, senz'acqua.
R.
Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.
R.
Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
R.
Se penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.
R.
314. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
8,
31-35.37-39
Chi
ci separerà dall' amore di Cristo?
Fratelli,
se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il
proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni
cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica.
Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta
alla destra di Dio e intercede per noi?
Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione,
l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui
che ci ha amati.
lo sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati,
né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'
altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù,
nostro Signore.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale Dal
Salmo 26
R.
Il Signore è il mio rifugio nell'ora della prova.
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
R.
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore
ed ammirare il suo santuario.
R.
Egli mi offre un luogo di rifugio
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora,
mi solleva sulla rupe.
R.
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: Abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto».
R.
Il tuo volto, Signore, io cerco:
non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
R.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato,
ma il Signore mi ha raccolto.
R.
315. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1,
18-25
Ciò
che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Fratelli,
la parola della croce è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma
per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio. Sta scritto
infatti: "Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò
l'intelligenza degli intelligenti".
Dov'è il sapiente? Dov'è il dotto? Dove mai il sottile ragionatore di
questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo
mondo? Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta
la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i
credenti con la stoltezza della predicazione.
E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi
predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i
pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci,
predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è
stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di
Dio è più forte degli uomini.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale Dal
Salmo 122
R.
Da te, Signore, attendiamo la salvezza.
A te levo i miei occhi,
a te che abiti nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni.
R.
Come gli occhi della schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi
sono rivolti al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi. R.
316.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
12,
12-22.24-27
Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme.
Fratelli,
come il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur
essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi
tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo
corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a
un solo Spirito. Ora il corpo non risulta di un membro solo, ma di molte
membra. Se il piede dicesse: «Poiché io non sono mano, non appartengo al
corpo», non per questo non farebbe più parte del corpo. E se l'orecchio
dicesse: «Poiché io non sono occhio, non appartengo al corpo », non per
questo non farebbe più parte del corpo. Se il corpo fosse tutto occhio,
dove sarebbe l'udito? Se fosse tutto udito, dove l'odorato? Ora, invece,
Dio ha disposto le membra in modo distinto nel corpo, come egli ha
voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? Invece
molte sono le membra, ma uno solo è il corpo. Non può l'occhio dire alla
mano: «Non ho bisogno di te»; né la testa ai piedi: «Non ho bisogno di
voi». Anzi quelle membra del corpo che sembrano più deboli sono più
necessarie. Dio ha composto il corpo, conferendo maggior onore a ciò che
ne mancava, perché non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie
membra avessero cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre,
tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le
membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra,
ciascuno per la sua parte.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale Dal
Salmo 102
R.
Canterò senza fine la bontà del Signore.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
R.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia.
R.
Come il cielo è alto sulla terra,
così è grande la sua misericordia
su quanti lo temono;
come dista l'oriente dall'occidente
così allontana da noi le nostre colpe.
R.
Come un padre ha pietà dei suoi figli,
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
Perché egli sa di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.
R.
Come l'erba sono i giorni dell'uomo,
come il fiore del campo, così egli fiorisce.
Lo investe il vento e più non esiste
e il suo posto non lo riconosce.
R.
La grazia del Signore è da sempre,
dura in eterno per quanti lo temono;
la sua giustizia per i figli dei figli,
per quanti custodiscono la sua alleanza
e ricordano di osservare i suoi precetti. R.
PER
I MORIBONDI:
317. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
15, 12-20
Se
i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto.
Fratelli,
se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire
alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? Se non esiste
risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! Ma se Cristo non è
risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la
vostra fede.
Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo
testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha
risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non
risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, è vana
la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. E anche quelli che
sono morti in Cristo sono perduti. Se poi noi abbiamo avuto speranza in
Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli
uomini.
Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono
morti.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale
Dal
Salmo 101
R.
Sei tu, Signore, la mia speranza.
Signore, ascolta la mia preghiera,
a te giunga il mio grido.
Non nascondermi il tuo volto;
nel giorno della mia angoscia
piega verso di me l'orecchio.
Quando ti invoco: presto, rispondimi.
R.
Ha fiaccato per via la mia forza,
ha abbreviato i miei giorni.
lo dico: Mio Dio,
non rapirmi a metà dei miei giorni;
i tuoi anni durano per ogni generazione.
R.
In principio tu hai fondato la terra,
i cieli sono opera delle tue mani.
Essi periranno, ma tu rimani,
tutti si logorano come veste,
come un abito tu li muterai ed essi passeranno.
Ma tu resti lo stesso
e i tuoi anni non hanno fine.
R.
Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo nuovo darà lode al Signore.
n Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gèmito del prigioniero,
per liberare i condannati a morte. R.
318. Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai
Corìnzi 4, 10-18
Veniamo esposti alla morte a causa di Gesù.
Fratelli,
portiamo sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché
anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. Sempre infatti, noi
che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche
la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale.
Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita.
Animàti tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto:
"Ho creduto, perciò ho parlato ", anche noi crediamo e perciò parliamo,
convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche
noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti è
per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior
numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio.
Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si
va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti
il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una
quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo
sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili
sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale Dai
Salmi 41 e 42
R.
Ha sete di te, Signore, l'anima mia.
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?
R.
Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge:
attraverso la folla avanzavo tra i primi
fino alla casa di Dio,
in mezzo ai canti di gioia
di una moltitudine in festa.
R.
Manda la tua verità e la tua luce;
siano esse a guidarmi,
mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore.
R.
Verrò all'altare di Dio,
al Dio della mia gioia, del mio giubilo.
A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.
R.
PER
I MORIBONDI:
319. Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai
Corìnzi
5,1.6-10
Riceveremo un' abitazione eterna nei cieli.
Fratelli,
sappiamo che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla
terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita
da mani di uomo, nei cieli.
Così, dunque, siamo sempre pieni di fiducia e sapendo che finché
abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, camminiamo nella
fede e non ancora in visione.
Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed
abitare presso il Signore.
Perciò ci sforziamo, sia dimorando nel corpo sia esulando da esso, di
essere a lui graditi. Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al
tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere
compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale
Dal
Salmo 62
R.
A te, si stringe, Signore, l'anima mia.
O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anèla la mia carne,
come terra deserta, àrida, senz'acqua.
R.
Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.
R.
Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
R.
Se penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.
R.
320. Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 12,7-10
Ti
basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente
nella debolezza.
Fratelli,
mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato
di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia.
A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che
l'allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la
mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza».
Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in
me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli
oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte
per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale Is
38, 10-12.16
R.
In te spero, Signore: salva la mia vita.
Io dicevo: «A metà della mia vita
me ne vado alle porte degli ìnferi;
sono privato del resto dei miei anni».
R.
Dicevo: «Non vedrò più il Signore
sulla terra dei viventi,
non vedrò più nessuno
fra gli abitanti di questo mondo.
R.
La mia tenda è stata divelta e gettata lontano da me,
come una tenda di pastori.
Come un tessitore hai arrotolato la mia vita,
mi recìdi dall'ordìto».
R.
Signore, in te spera il mio cuore;
si ravvivi il mio spirito.
Guariscimi e rendimi la vita.
R.
321. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
4,
12-19
Fu
a causa di una malattia del corpo che vi annunziai il vangelo.
Fratelli,
siate come me, ve ne prego, poiché anch'io sono stato come voi. Non mi
avete offeso in nulla. Sapete che fu a causa di una malattia del corpo
che vi annunziai la prima volta il vangelo; e quella che nella mia carne
era per voi una prova non l'avete disprezzata né respinta, ma al
contrario mi avete accolto come un angelo di Dio, come Cristo Gesù.
Dove sono dunque le vostre felicitazioni? Vi rendo testimonianza che, se
fosse stato possibile, vi sareste cavati anche gli occhi per darmeli.
Sono dunque diventato vostro nemico dicendovi la verità?
Costoro si dànno premura per voi, ma non onestamente; vogliono separarvi
da me perché mostriate zelo per loro.
È bello invece essere circondati di premure nel bene sempre e non solo
quando io mi trovo presso di voi, figlioli miei, che io di nuovo
partorisco nel dolore finché non sia formato Cristo in voi!
Parola di Dio.
Salmo responsoriale
Dal
Salmo 142
R.
Sostienimi, Signore, e avrò la vita.
Signore, ascolta la mia preghiera,
porgi l'orecchio alla mia supplica,
tu che sei fedele,
e per la tua giustizia rispondimi.
Non chiamare in giudizio il tuo servo:
nessun vivente davanti a te è giusto.
R.
Ricordo i giorni antichi,
ripenso a tutte le tue opere, medito sui tuoi prodigi.
A te protendo le mie mani,
sono davanti a te come terra riarsa.
R.
Insegnami a compiere il tuo volere,
perché sei tu il mio Dio.
Il tuo spirito buono
mi guidi in terra piana.
R.
322. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai
Filippési
2, 25-30
È
stato grave, ma il Signore gli ha usato misericordia.
Fratelli,
per il momento ho creduto necessario mandarvi Epafrodìto, questo nostro
fratello che è anche mio compagno di lavoro e di lotta, vostro inviato
per sovvenire alle mie necessità; lo mando perché aveva grande desiderio
di rivedere voi tutti e si preoccupava perché eravate a conoscenza della
sua malattia.
È stato grave, infatti, e vicino alla morte. Ma Dio gli ha usato
misericordia, e non a lui solo ma anche a me, perché non avessi dolore
su dolore.
L'ho mandato quindi con tanta premura perché vi rallegriate al vederlo
di nuovo e io non sia più preoccupato. Accoglietelo dunque nel Signore
con piena gioia e abbiate grande stima verso persone come lui; perché ha
rasentato la morte per la causa di Cristo, rischiando la vita, per
sostituirvi nel servizio presso di me.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale
Dal
Salmo 24
R.
Chi spera in te, Signore, non resta deluso.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegna mi i tuoi sentieri.
Guidami nella tua verità e istruiscimi,
in te ho sempre sperato.
R.
Ricòrdati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre.
Non ricordare i peccati della mia giovinezza:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
R.
Buono e retto è il Signore,
la via giusta addìta ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.
R.
Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia
per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.
Il Signore si rivela a chi lo teme,
gli fa conoscere la sua alleanza.
R.
Tengo i miei occhi rivolti al Signore,
perché libera dal laccio il mio piede.
Volgiti a me e abbi misericordia,
perché sono solo ed infelice.
R.
323. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai
Colossési
1, 22-29
Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a
favore del suo corpo che è la Chiesa.
Fratelli, Cristo vi ha riconciliati per mezzo della morte del
suo corpo di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili
al suo cospetto: purché restiate fondati e fermi nella fede e non vi
lasciate allontanare dalla speranza promessa nel vangelo che avete
ascoltato, il quale è stato annunziato ad ogni creatura sotto il cielo e
di cui io, Paolo, sono diventato ministro.
Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella
mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo
corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la
missione affidatami da Dio presso di voi: di realizzare la sua parola,
cioè il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato
ai suoi santi, ai quali Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di
questo mistero in mezzo ai pagani, cioè Cristo in voi, speranza della
gloria.
È lui infatti che noi annunziamo, ammonendo e istruendo ogni uomo con
ogni sapienza, per rendere ciascuno perfetto in Cristo. Per questo mi
affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con
potenza.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale
Dal
Salmo 70
R.
Sei tu, Signore, la mia speranza.
In te mi rifugio, Signore,
ch'io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia,
porgimi ascolto e salvami.
R.
Sei tu, Signore, la mia speranza,
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno.
R.
Della tua lode è piena la mia bocca,
della tua gloria, tutto il giorno.
Non mi respingere nel tempo della vecchiaia,
non abbandonarmi quando declinano le mie forze.
R.
Io, Signore, non cesso di sperare,
moltiplicherò le tue lodi.
La mia bocca annunzierà la tua giustizia,
sempre proclamerà la tua salvezza.
R.
324. Dalla lettera agli Ebrei
4,
14-16; 5,7-9
Abbiamo un sommo sacerdote che sa compatire le nostre infermità.
Fratelli,
poiché abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli,
Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede.
Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le
nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, come
noi, escluso il peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per
ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento
opportuno.
Proprio per questo nei giorni della sua vita terrena egli offrì
preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva
liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà. Pur essendo Figlio,
imparò l'obbedienza dalle cose che patì e, reso perfetto, divenne causa
di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale
Dal
Salmo 101
R.
Ascolta, Signore, il grido di chi soffre.
Signore, ascolta la mia preghiera,
a te giunga il mio grido.
Non nascondermi il tuo volto;
nel giorno della mia angoscia
piega verso di me l'orecchio.
Quando ti invoco: presto, rispondimi.
R.
Ha fiaccato per via la mia forza,
ha abbreviato i miei giorni.
lo dico: Mio Dio,
non rapirmi a metà dei miei giorni;
i tuoi anni durano per ogni generazione.
R.
In principia tu hai fondato la terra,
i cieli sono opera delle tue mani.
Essi periranno, ma tu rimani,
tutti si logorano carne veste,
come un abito tu li muterai ed essi passeranno.
Ma tu resti lo stesso
e i tuoi anni non hanno fine.
R.
Questa si scriva per la generazione futura
e un popolo nuovo darà lode al Signore.
Il Signore si è affacciato dall'alto del sua santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gèmito del prigioniero,
per liberare i condannati a morte.
R.
325. Dalla lettera di san Giacomo apostolo
5,
13-16
La
preghiera fatta con fede salverà il malato.
Carissimi,
chi tra vai è nel dolore, preghi; chi è nella gioia salmeggi. Chi è
malato, chiami a sé i presbìteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo
averlo unto con olio, nel nome del Signore.
E la preghiera fatta can fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà
e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati.
Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni
per gli altri per essere guariti.
Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale Dai
Salmi 41 e 42
R.
A te salga, Signore, la mia preghiera.
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?
R.
Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge:
attraverso la folla avanzavo tra i primi
fino alla casa di Dio,
in mezzo ai canti di gioia
di una moltitudine in festa.
R.
Manda la tua verità e la tua luce;
siano esse a guidarmi,
mi portino al tuo santo monte e alle tue dimore.
R.
Verrò all'altare di Dio,
al Dio della mia gioia, del mio giubilo.
A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.
R..
326. Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
1,
3-9
Siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere per un po' di tempo
afflitti.
Sia
benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo; nella sua grande
misericordia egli ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù
Cristo dai morti, per una speranza viva, per una eredità che non si
corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per
voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la
vostra salvezza, prossima a rivelarsi negli ultimi tempi.
Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere per un po' di
tempo afflitti da varie prove, perché il valore della vostra fede, molto
più preziosa dell'oro, che, pur destinato a perire, tuttavia si prova
col fuoco, torni a vostra lode, gloria e onore nella manifestazione di
Gesù Cristo: voi lo amate, pur senza averlo visto; e ora senza vederlo
credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre
conseguite la mèta della vostra fede, cioè la salvezza delle anime.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale
Dal
Salmo 102
R.
Benedetto il Signore nella sua misericordia.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
R.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia.
R.
Come il cielo è alto sulla terra,
così è grande la sua misericordia
su quanti lo temono;
come dista l'oriente dall'occidente
così allontana da noi le nostre colpe.
R.
Come un padre ha pietà dei suoi figli,
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
Perché egli sa di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.
R.
Come l'erba sono i giorni dell'uomo
come il fiore del campo, così egli fiorisce.
Lo investe il vento e più non esiste
e il suo posto non lo riconosce.
R.
La grazia del Signore è da sempre,
dura in eterno per quanti lo temono;
la sua giustizia per i figli dei figli,
per quanti custodiscono la sua alleanza
e ricordano di osservare i suoi precetti.
R.
327. Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
3, 1-2
Non
è ancora stato rivelato ciò che saremo.
Carissimi,
quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio,
e lo siamo realmente!
La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto
lui.
Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è
stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà
manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli
è.
Parola di Dio.
Salmo responsoriale Dal
Salmo 33
R.
Il Signore è buono: ha pietà dei suoi figli.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
lo mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.
R.
Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.
R.
Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.
R.
Temete il Signore, suoi santi,
nulla manca a coloro che lo temono.
I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla.
R.
328. Dal libro dell' Apocalisse di san Giovanni
apostolo
21, 1-7
Non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno.
Io,
Giovanni, vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la
terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più. Vidi anche la
città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta
come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che
usciva dal trono:
«Ecco la dimora di Dio con gli uomini!
Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo
ed egli sarà il "Dio-con-loro".
E tergerà ogni lacrima dai loro occhi;
non ci sarà più la morte,
né lutto, né lamento, né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
E colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le
cose»; e soggiunse: «Scrivi, perché queste parole sono certe e veràci.
Ecco sono compiute!
Io sono l'Alfa e l'Omèga,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete
darò gratuitamente acqua della fonte della vita.
Chi sarà vittorioso erediterà questi beni;
io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio».
Parola di Dio.
Salmo responsoriale Dal
Salmo 26
R.
Spero nel Signore: da lui avrò la vita.
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
R.
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore
ed ammirare il suo santuario.
R.
Egli mi offre un luogo di rifugio
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora,
mi solleva sulla rupe.
R.
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore:
«Cercate il suo volto».
R.
Il tuo volto, Signore, io cerco:
non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
R.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato,
ma il Signore mi ha raccolto.
R.
PER
I MORIBONDI:
329. Dal libro dell' Apocalisse di san Giovanni apostolo
22,
17.20-21
Vieni, Signore Gesù!
Lo
Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta ripeta: «Vieni!». Chi
ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l'acqua della vita.
Colui che attesta queste cose dice: «Sì, verrò presto!». Amen. Vieni,
Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen!
Parola di Dio.
Salmo responsoriale
Dal
Salmo 62
R.
A te si stringe, Signore, l'anima mia.
O Dio, tu sei il mio Dio,
all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anèla la mia carne,
come terra deserta, àrida, senz'acqua.
R.
Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.
R.
Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
R.
Se penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.
R.
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