Ci sono due generi di cristiani.
C'è un genere, che consacrato all'Ufficio divino, e dedito
alla contemplazione e alla preghiera, stabilisce di
allontanarsi da tutto il frastuono delle realtà temporali, e
questi sono i chierici e i consacrati a Dio, vale a dire i
convertiti ... C’è un altro genere di cristiani, e questi
sono i laici ... Essi possono possedere le realtà temporali,
ma solo per l’uso
Graziano,
Decretum, pars II, causa XII, quaestio I, c. 7;
Patrologia latina (= PL), a cura di J. P. Migne, 1844-1855,
vol. 187, 884B-885A
'Ne consegue che la Chiesa è essenzialmente una società
ineguale, cioè, una società che comprende due tipi di
persone, i pastori e il gregge’
s. Pio X enciclica Vehementer nos
(1906)
Altra tentazione si ha quando un laico vuole essere
chierico e quindi abbandona il suo umile stato.
Tommaso di Kempis,
Dialogi noviciorum, in Opera
omnia, a cura di M. J. Pohl, Herder, Freiburg 1922, vol. VII,
lib. 3, cap. 26, p. 183.
la Chiesa non si può considerare realmente costituita, non
vive in maniera piena, non è segno perfetto della presenza
di Cristo tra gli uomini, se alla gerarchia non si affianca
e collabora un laicato autentico
Decreto conciliare Ad Gentes 21
Clericalismo:
perversione della Chiesa
(Papa
Francesco. Circo Massimo,
11/08/2018, incontro con i giovani della
Chiesa Italiana)
Antiquum Ministerium: applicato
laico, sposato, catechista